Si risveglia fra le braccia del suo Uomo
–Ehi, ehi, era solo un brutto sogno!-, pronto come sempre nel confortarla.
Sudata, tremante, lei gli si rannicchia
addosso ansimando. Lui è felicemente sorpreso dell’insolita energia con cui lei
lo stringe. Le dice, con l’intento di sdrammatizzare:
-Sai?, parlavi nel sonno… dicevi strani
paroloni tipo: doveva restare una Statua… Inerte (l’ho detto bene?)…
Immobile…
… e, nel sentirsi dire ciò, lei
allenta la sua stretta quasi bruscamente,
riconoscendo in quelle parole i rimproveri
(ORA lei si rende conto che erano
rimproveri!)
che il Mago le aveva mosso un tempo, con apparente noncuranza.
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