Ora, mentre il suo Uomo e calde lenzuola l’avvolgono,

 

Lei sta percorrendo un’antica foresta solenne/nebbiosa,

per conquistarne il centro, una radura

in cui troneggia una statua di marmo circondata da braci e da rovi.

La statua ha le fattezze del Mago,

e sulla sua base emanano luce propria

i graffiti ΚΑΛΟΣ ΚΑΙ ΑΓΑΘΟΣ,

antiche parole magiche maldestramente traducibili in:

bello e buono.

Lei s’inginocchia in adorazione,

contando, ardente e devota, su una grazia

in risposta,

la statua si anima!!!

Scende dalla propria base

- il cuore di lei esplode di gioia superba, giacchè le sue prudenti/timide/ assidue/tenaci invocazioni son riuscite ad animare la Statua -

S’avvicina a lei

- Sì, bene!, s’è mossa proprio per lei! -

Protende le braccia

- ma quest’ultimo gesto della Statua traccia dentro di lei un disegno…

Minaccioso?, un disegno che sfregia misteriosamente la sua gioia -

S’avvicina ancora, braccia tese, s’avvicina troppo e lei inizia ad indietreggiare

- perché lei si rende conto solo adesso che

il marmo della statua è densamente annerito

dei fumi delle braci che un tempo gli bruciavano intorno? -

La Statua accelera

Anche lei accelera – si volta – fa per scappare!, e

LA STATUA L’AFFERRA!!!

-AAAAAAAAAAAHHHHHHH!!!

 

 

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