-Signori della corte,

ecco il modo in cui questo mostro inizia a rovinare le anime innocenti dei nostri giovani!

Il bruto tuonare della Pubblica Accusa strappa il Mago dai ricordi,

lo riscaraventa nel presente.

Il Presente gli sta intentando contro un Processo.

 

Le guerre d’una volta erano combattute su campi aperti a colpi di lame e saette di piombo;

oggi,

le si combatte sempre più spesso in sfuggenti Spazi Elettronici ed aule di Tribunali,

a colpi di Soldi e… (il Mago lo sa fin troppo bene!) Parole Magiche.

 

La Pubblica Accusa fa circolare tra i presenti numerose copie della lettera che un tempo sarebbe appartenuta solo alla sua Allieva…

Rochi mormorii ondeggiano, qualcuno sembra avere i brividi

Mentre la Pubblica Accusa incalza:

 

-Ecco, leggete bene qui, qui, qui

Lo sentite? Vizioso,

dopo avervi tentato con Desideri Impuri,

evoca in voi Disprezzo e Disgusto, apposta!

Ed ecco, vi leggo un estratto del referto della Psicologa qui presente,

che ha esperienza specifica di simili casi:

 

‘Si tratta di backdoors psichiche.

Backdoor: termine informatico, per cui s’intendono

Piccole crepe volutamente inserite in molti softwares a scopo di sorveglianza –infiltrazione – spionaggio – sabotaggio – persino distruzione programmata.

Facendo in modo che la sua vittima abbia disgusto e terrore di desiderarlo

La tiene a bada, la controlla – e non solo:

Per proteggersi dagli effetti collaterali di quei desideri

Mentre li scatena.

‘Desiderami, ma non osare desiderarmi’ è

un’Ingiunzione Paradossale molto subdola e sofisticata:

un ordine impossibile da eseguire

che logora e manda in cortocircuito le menti.’

 

Il Mago china il capo, lo scuote

-Perché non gli spieghi a cosa serviva realmente?- gli sussurra la sua CONSORTE, strattonandolo appena. –Non vedi che ti vogliono rovinare?-

 

Il Mago la ignora, sapendo che lei comprenderà.

E gli altri, invece, cosa comprenderebbero di ciò che è accaduto, dopo quella lettera, fra lui e la sua Allieva?

Nero com’è, non ha fiducia…  e per ora è troppo

STANCO,

Stanco di dire cazzate,

stanco di cercare cose,

stanco di profanare il Silenzio col suo rumore.

 

(torni indietro?)


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