Ed il Mago continua a darle le spalle, mentre la Sgualdrina prende parola:

-T’aspettavamo, tegame. Complimenti per ieri!...

-COSA M’AVETE FATTO FARE???-, riparte l’Allieva

-Scarica pure su di noi. Incolpaci pure delle tue scelte. Ciò non cambierà la situazione.

-ORA VEDO COSA SEI REALMENTE!- Fremente di collera, lei per la prima volta tocca il Mago!, senza esitare, spintonandone la schiena – invano: resta freddo e saldo come roccia basaltica – lei continua ad urlargli addosso

-Sei SPORCO! SEI MARCIO!!! ORA, DEVI RIMETTERE LE COSE A POSTO, ALTRIMENTI

 

Ma la Sgualdrina interviene in difesa del Mago, spingendola lontano da lui, con unghie tese sui suoi occhi le sbraita contro:

-TI SEI MAI CHIESTA CON CHE RAZZA DI ENERGIE CERCAVI DI FOTTERE, STRONZETTA??

TI SEI MAI PREOCCUPATA DI CIÒ CHE POTEVI SCATENARE?

T’informo d’alcune cose:

mio fratello ha un fottuto tumore al cervello.

Nel frattempo, la madre d’un altro nostro amico s’è beccata un ictus!

Indovina da quando?

E poi…

 

-Sgualdrina, amica mia, basta così. Lascia me e lei soli.

La voce, roca e remota, appartiene al Mago

Ma sembra provenire da un’altra vita.

-È tutta tua.-, gli risponde la Sgualdrina, rinfoderando gli artigli e

scomparendo… letteralmente?,

(dentro l’Aula il tempo ed i sensi cominciano a… torcersi?,

oppure son solo impressioni inflitte all’Allieva dai residui dell’alcool di ieri?)

mentre il Mago si volta e

 

 

(torni indietro?)


(INDICE)

 

 

 

 

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