Lei spalanca gli occhi!,
si tasta, frenetica, il ventre contratto
è al buio, ma riconosce ombre e odori
“Sono nella mia stanza!!! Ma quando… son
tornata… cosa m’è…”
Poi,
(lui ha tentato di baciarla, dentro il
locale)
lampi di memoria le trafiggono il cervello
(lei, ubriaca/eccitata di vanità,
dopo le resistenze iniziali ha ricambiato, facendosi beffe di tutti gli
altri presenti gelosi/invidiosi)
comincia a
(lui l’ha portata fuori mentre
comincia a rendersi conto di ciò
che ha fatto, e
delle possibili conseguenze – ecco,
il suo cellulare squilla ferocemente, le
raffica le tempie di coltellate – arranca
per raccoglierlo, spegnerlo,
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