Ma, pur tramortita, riesce a
replicare…
-… tu… sei sua amica… perché mi stai
aizzando contro di lui?
-Lo sai: perché lui vuole che tu lo
superi. E perché non c’è altro modo per aiutarlo.
-Aiutarlo… così…?
-Già. E solo tu, che sei Nera come lui,
potrai scoprire come.
-… Tu, anzi, la sua Consorte… non sapete
come?
-La sua Consorte è Bianca. Lei cura
e frena i suoi Demoni più distruttivi, magari ci gioca un po’, ma non si
diverte a dialogare con questi – preferisce i suoi Demoni più angelici.
Io sono Rossa: son frivola,
carnale, mi piace far casino e con lui mi diverto un casino. Ma io sono
una Troia a cui basta fottere i corpi, mentre lui è una Troia a cui
piace fottere le anime: perciò, da straordinari amici, non
ci siamo mai trombati. Non ci eccitano le stesse cose, capisci?
Tu, invece, magari… chissà. Chissà cosa
potresti fargli… ih, ih…
L’Allieva ha ascoltato. S’immerge nei
pensieri, irradiando nella stanza un profondo, religioso silenzio che
Infine, il silenzio si squarcia come un
sacco amniotico,
partorendo la voce dell’Allieva:
-Tu… puoi mettermi in condizione di superare
il Mago?
Grazie ai tuoi insegnamenti,
Smetterò d’avere bisogno degli
insegnamenti suoi?
-Tegame, io sono una Donna – ciò
che pure tu sarai. Chi può insegnarti meglio di me?
-E potrei persino riuscire ad… esorcizzare
i peggiori Demoni del Mago?
Le chiede con imbarazzata apprensione.
-Credo proprio di sì-, risponde
-Solo due sciocche cose.
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