È da un po’ che stanno aspettando all’ingresso della Discoteca, sotto gli sguardi severi dei buttafuori. Lei si lamenta del freddo; il suo Uomo la cinge, stretta.

Il Mago si mantiene distante da loro,

lo sguardo perso nel buio, in attesa. A momenti si protende a studiare lumi di automobili in avvicinamento,

ma poi scuote la testa – mormora imprecazioni per l’attesa – attesa di che? – si rivolge a loro due, domandando ancora pazienza.

L’Allieva dissimula il piacere che gusta nel vedere il Mago in… difficoltà.

S’abbandona fra le braccia calde e forti del suo Uomo

Che sorride al Mago dicendo che non c’è problema,

china il viso su di lei dicendole

-Tanto, sono in ottima compagnia…

E la bacia,

ricambiato.

(lei tiene il Mago per la coda dell’occhio – il Mago li guarda, apparentemente impassibile, poi si rivolge nuovamente verso il buio)

Ora, il suo Uomo le sussurra gioia d’essere qui con lei. Lui ama questo luogo. Lui, una volta, dominava tanti luoghi come questo, e vuol continuare a dominarli insieme a lei.

 

Sì, anche lei ha già dominato questa Discoteca. In attesa di potersi spingere verso locali migliori, c’è già stata coi compagni diverse volte.

Troppo facile dominarla! Un luogo prosaico,

gremito di anime semplici, prevedibili.

Avesse perlomeno una pista rock!,

un qualche buco dove ringhi una musica ancora dotata di ANIMA

-un’anima insanguinata – !,

Dove non bussi al cervello quella solita vuota merda techno-house avente il solo scopo di rincoglionirti e fotterti!…

Eppure, anche lei ama questo luogo – il luogo in cui

Lei ed il suo Uomo si sono conosciuti.

 

(Ecco perché lei non ha fatto domande né obiezioni, quando il Mago ha proposto di venire qui! Il Mago non lo sa, e forse, dopo, lei si divertirà a rivelarglielo)

 

 

Lei, appunto, dominava le attenzioni dei maschi e l’invidia delle compagne

Mentre lui dominava i sorrisi delle femmine e l’ammirazione degli amici:

erano fatti l’uno per l’altra!

 

 

Quindi, lei si volge dai ricordi a quel lato di presente

In cui il Mago continua a scrutare nel buio:

stavolta vuol proprio vedere cosa crede d’insegnarle:

di questo luogo lei ed il suo Uomo sanno già tutto!

 

-Ci spicciamo?-, infierisce lei contro il Mago –Ci sono altri che c’aspettano dentro!-

 

Quand’ecco, nuovi fari sfrecciano sempre più vicini, e

Con essi schiamazzi e ruggiti sguaiati di… animali… centauri?… metallici?!;

quei fari e ruggiti fan brillare gli occhi del Mago di luce sinistra,

luce che dardeggia contro lei

accompagnata dalle parole seguenti:

-Ora possiamo entrare. Andate avanti voi – SO che i buttafuori vi conoscono e vi faranno entrare gratis. Io vi seguirò con gli amici miei.

 

L’Allieva ed il suo Uomo entrano mano nella mano, agili e superbi e noncuranti,

tra i saluti e la soddisfazione dei buttafuori.

Depositano le giacche nel guardaroba.

Attendono a qualche metro dall’ingresso l’arrivo del Mago,

che, non essendo un viso qui noto sarà certamente trattenuto per pagare il biglietto;

nel frattempo si presentano ai buttafuori altre persone

 

-CAZZO. OH CAZZO. CAZZO!!!

 

 

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