Per entrare nella Sagrestia bisogna
passare attraverso
ma lei non prova né difficoltà né disagio,
nonostante sia passato molto tempo
dall’ultima volta.
Sa che sarà accolta, come tutte le pecorelle
smarrite.
Varca la soglia.
L’interno della Sagrestia è dipinto di
bianco immacolato – ancora!,
che fa però contrasto rilassante
alla folla ‘vociante’ di affreschi/sculture/mosaici che assaltano i visitatori
appena entrati in Chiesa.
È arredata di mobili antichi/pregiati
su cui svettano calici e reliquiari scintillanti.
Da mobili semiaperti fanno capolino
fruscianti tonache di sofisticata fibra e disegno.
Tanti libri ovunque (ciò le
ricorda, per un fastidioso attimo, la stanza che il Mago le ha
riservato; pronta, bastona quel pensiero malevolo!)…
-Ciao! Sei arrivata presto!
Lo sguardo di lei corre in direzione della
voce amichevole/solenne:
il PRETE l’attende, seduto accanto ad un
inginocchiatoio in legno di noce.
-Desideri confessare dei peccati?-,
le dice mentre lei gli si avvicina, con un tono malizioso/divertito, ma non
accusatore, nè viscido.
È giovanile, vestito in modo casual,
e non s’indovinerebbe che è Prete, se non fosse per il tipico collare bianco
emergente dalla camicia…
… Nera. Vestiti Neri. Colore Nero.
Come il Mago.
Inquieta, lei smette d’avvicinarsi,
gli ribatte:
-No, grazie. Sai bene che odio inginocchiarmi.
Fin da piccoli, lei ed i suoi coetanei
avevano il permesso di dargli del tu, di parlargli con confidenza. Lei non
ha mai perso quell’abitudine, ma adesso la sta caricando d’ostentata
sfacciataggine. Comincia a pentirsi d’essersi rivolta al Prete…
-… Capisco. So bene perché hai smesso di
frequentare
-Tu sai che… Come…
-Santa Madre Chiesa ha occhi ed orecchie
ovunque. Ed hai fatto bene a rivolgerti a me, giacchè
IO ho INIZIATO il tuo Mago,
benchè lui sembri più anziano di me…-
(lei ha un tonfo al cuore!)
-… ed abbia ‘smarrito la retta via’.-
Su cenno del Prete, lei afferra una sedia,
la trascina incontro a sé, ci s’inarca sopra, disponendosi al racconto
imminente. Ma in cuor suo
“Aaaah! Ovunque io vada
Il Mago c’è già passato prima?”
(lei doma la collera concentrando sul
Prete ogni attenzione):
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