La memoria dell’Allieva insegue i variegati commenti degli Studenti

che sciamavano fuori dalla Classe dopo quella Lezione:

 

 

-È brillante. Ma fa certe lezioni strane

-Però racconta cose vere! Le ho controllate in certi libri –

-Bah, fate i secchioni? Ma

-A me dà un’idea d’animalesco. Dà l’idea che se t’agguanta, ti sfascia!

-A me pare solo un montato borioso.

-Io lo trovo viscido, infido!

 

Velatamente provocatoria, s’accosta al Mago per dirgli:

-Sai come ti considerano?

-Certo che lo so. Solco spesso, invisibile, i loro forum reali e virtuali. Per alcuni,

sono una Bestia: giacchè invado e minaccio i loro Sistemi:

li strappo con violenza da svaghi o cartoni animati a cui

Mamma e papà li abbandonavano durante i pomeriggi.

Per altri, sarei un saggio Eroe;

Per la maggior parte, fortunatamente?, sono un eccentrico Nessuno. Come il leggendario Odisseo. Eheh…

 

-E ti sta bene?

 

-Le cose non possono sempre essere così idilliache

come lo furono con te ed i tuoi vecchi Compagni di classe. Ma dimmi

(il Mago inverte di proposito la direzione del discorso),

come t’è sembrata la mia lezione?

 

L’Allieva è colta da un fugace misterioso disagio, ma non ha dubbi nel replicare:

-Mi rendo conto solo adesso di quanto tu reciti. T’ha sempre divertito fare il PAGLIACCIO…

-Solo con chi sa apprezzarlo, φιλτάτη.

Certo, io pratico uno

Psicodramma

Affinchè la loro IMMAGINAZIONE visualizzi ciò che gli spiego.

 

Ti ricordi che abbiamo usato l’Immaginazione anche per il Bandire?

In verità, l’Immaginazione è fondamentale in tutti i Rituali,

è una quinta Arma Magica che troppe Scuole di Magia considerano secondaria

Ma senza cui la nostra capacità di creare Metafore sarebbe castrata:

Molti l’associano alla più bassa sfera celeste, quella della Luna,

Ma io preferisco l’associazione al leggendario Quinto Elemento,

L’Elemento che esiste senza esistere,

L’irreprensibile Etere.

Ah, una curiosità storica:

Il primo Mago che comprese l’importanza dell’Immaginazione come Arma Magica visse nell’italica Firenze di quasi 600 anni fa – un platonico di nome Marsilio Ficino.

 

-Le tue Lezioni sono Rituali?-, lo incalza lei, sorpresa;

-Non te ne sei mai accorta? Pensavi che il mio vestito, il mio colore, i miei movimenti, il mio odore, i miei suoni e rumori (canzoni o scorregge che fossero) fossero casuali?

Quale miglior modo per imprimere a fuoco i miei insegnamenti nelle vostre memorie?

 

-Oppure, per imprimere il tuo Marchio nelle anime delle tue vittime!?-

 

 

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