-Eccovi la testimonianza-, incalza
l’Accusa, -delle oscenità che insegnava nella Scuola-,
Quand’ecco, dal fondo del Tribunale romba
un CORO tonante:
-BUGIE! Noi un tempo eravamo deboli e
feriti!
Istruendoci, lui c’ha soccorsi
- nessuno di voi l’avrebbe fatto! -
C’ha resi d’adamantio solido,
tagliente!,
C’ha mostrato il nostro senso!!,
Senso di cui voialtri avete terrore:
VOI siete i VERI DEBOLI
PERCHÉ SIETE DEI VIGLIACCHI!!!
Alcuni dei suoi antichi Studenti
che
Tifano per lui!
-Ma guardali,- chiosa
L’Allieva fa sua la logica della
Psicologa,
Pur intravedendovi una minuscola crepa
(il Mago non le appare compiaciuto da quel
tifo
Anzi, ne è… Turbato, quasi affranto
Come se tutto ciò gli apparisse inutile,
o addirittura dannoso
E solo per un momento sorride loro,
D’un sorriso intenso e innamorato
Ma
Ringhiante e tristissimo
a cui accompagna un pubblico Commento
inaspettato:
-Non potete accusarmi per
ciò che ho insegnato ai miei Studenti,
a meno che non decidiate di censurare
metà della vostra cosiddetta ‘Civiltà’.
Ho forse mai insegnato menzogne?
Ho forse mai insegnato fatti non accaduti?
Ma è la mia SINCERITÀ che voi
temete, vero?
Per un istante, l’Allieva è punta dal
sospetto che
(perchè le viene in mente solo adesso?)
Il Mago si sia accanito tanto contro i
Deboli
Perchè solo rendendoli Forti
avrebbe potuto abbracciarli
senza fargli del male.
Tuttavia, sostenuta dal commento affilato
della Psicologa
-Quei poveri Studenti sono vittime
dell’atto di Terrorismo più
subdolo, supremo:
INSEGNARE A DEI BAMBINI COME SI FABBRICA
UNA BOMBA ATOMICA!
Sta’ certa che almeno uno, incuriosito, ci
prova sempre!-,
non cede al tempismo sospetto della propria riflessione;
anzi,
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