-Tranquillo,- replica il Mago con voce… confortante –ci stavo giusto arrivando.

 

Vedete, Teocrito sarebbe nato nella città in cui era adorata l’Afrodite Callipigia,

la ‘Dea della Bellezza dalle Belle Chiappe’ - chiappe

che i fedeli e pellegrini bramavano di toccare, accarezzare e baciare per averne Benedizione-

(finalmente le risate ESPLODONO!!)

 

-Che maiali, quei Greci!- commenta con sdegno divertito una Studentessa

-MOLTO più che Maialaggine, ragazza mia:- le ribatte il Mago –Questa era la loro RELIGIOSITÀ. Le dobbiamo rispetto e comprensione per ciò che è stata. E

/GUAI A VOI!/,

(S’avvicina alla Studentessa – incombe su di lei – ironico? Provocatorio? Minaccioso?!)

Se sarete intolleranti verso ciò che ha pensieri e sentimenti diversi dai vostri

(viscida intolleranza nascosta fra righe d’ipocriti libri illusori: SOLO buoni sentimenti, SOLO romanticismo!).

 

Nel mentre, con ampi gesti delle braccia, quasi orchestrali,

il Mago ha invitato le risate a defluire. Poi, prosegue:

-Vi dirò di più:

 

la Città in cui Teocrito andò a studiare

stava di fronte al Santuario in cui era la Dea della Bellezza scolpita da Prassitele. Curiosa coincidenza, non trovate?

 

Infine, vi rivelo per intero il contenuto della poesia di cui vi ho letto l’Incantesimo:

un Incantesimo d’Amore disperatamente recitato da una Donna, donna libera, di condizione sociale medio-bassa, che soffre terribilmente d’essere abbandonata dall’Uomo che desidera ed a cui s’è concessa.

Una Donna DI CARNE, VERA

Con problemi e comportamenti quotidiani, VERI.

Dico a voi, ragazzuole!: quante volte avete provato a stregare i vostri maschietti preferiti seguendo le istruzioni di rubriche contenute in rivistine generazionali?

(un mormorio d’assenso ronza dal gruppo di banchi dominato da studentesse particolarmente agghindate)

 

E quante volte, in cuor vostro, m’avete odiato perché trovate inutile ciò che insegno con schiacciante determinazione!?:

‘imparare a menadito tabelle e dimostrazioni e vocaboli e paradigmi di vecchie poesie,

(dite fra voi – e lo dicevo anch’io, all’età vostra!)

non mi cura dai miei dolori. Non mi rende felice. Non rende migliore questo mondo, né mi consola dal fatto che abbia litigato col mio ragazzo o che non riesca a parlare coi miei genitori, o che altri ragazzi mi prendano in giro con la scusa d’una qualsiasi mia anormalità…’!

 

Ma i problemi di questa Donna

resa immortale dai versi di Teocrito

erano forse meno reali dei vostri?

 

E vi ponete questa domanda per i problemi di chiunque?,

o siete troppo preoccupati dei problemi vostri?, oh, anime ancora circoscritte in piccoli Sistemi, Sistemi delle dimensioni di quartieri e paesini, fatti di campi da calcio o palestre, piccoli pub e discoteche, stanze di peluche, d’amori e di odii abbastanza minuscoli per essere contenuti in Sistemi altrettanto minuscoli, almeno finchè non crescerete troppo?

 

Nella classe non si sente più volare una mosca. Quand’ecco,

DRIIIIIIIIIIINNN!!!!!!!:

-Vabbè, forse ho divagato… ah!, la campana della ricreazione: anche per oggi siete salvi! -, conclude il Mago.

 

 

(torni indietro?)


(INDICE)

 

 

 

 

Creative Commons License
Questo/a opera è pubblicato sotto una
Licenza Creative Commons