Escono.
Nei primi istanti, l’Allieva ha frenato il
disagio – l’istinto improvviso di scappare!, veloce come solo lei sa
essere.
Ma nessuno l’avrebbe inseguita, lo sapeva, e ciò la indispettiva
sottilmente.
Allora rivolge l’attenzione alla Consorte:
Costei, lasciandosi avvolgere da un sole
piacevolmente tiepido,
Ogni tanto si china sul ciglio della
strada per esaminare un fiore variopinto affiorante fra crepe o recinti
d’asfalto o cemento, e
Dice (a lei o a se stessa?):
-Ai margini d’ogni giardino crescono fiori
rari, vivaci, e quasi mai la loro bellezza è utile o sana:
Solitamente son fiori velenosi, o
parassiti, o carnivori. Ma son così belli e interessanti!...
-Ti riferisci al Mago, vero? Non dovresti
dargli importanza!,- ribatte lei con un’ansia, un’ira di cui si sorprende -lui
ti sta-
-Mi riferisco a TE, sciocchina…- la
interrompe lei, lanciandole un sorriso enigmatico, diverso dagli altri -…
Però ti ringrazio di ciò che stavi per dirmi. So che rischi
corro…
… Piuttosto, m’è chiaro che tu paragoni
il Mago a quei tipi di fiori!-
L’allieva trasale, ma
Elude l’osservazione della Consorte,
reagendo con questa domanda:
-Ah, dici… e tu come vedi il Mago?
Secondo te che tipo è il Mago, VERAMENTE?
-Ti sembrerò esagerata, ma io lo
trovo geniale e, soprattutto!, PASSIONALE.
Conosco la sua testa:
Invero, lui potrebbe comprendere,
dominare, per esempio, le sottigliezze metaquantistiche della teoria delle
supercorde
– ma è sempre stato pigro e, al tempo
stesso, impaziente. Ha sempre cercato passione nelle cose – non
fredda/inerte/innocua perfezione matematica.
Quella specie di Perfezione, per lui, è
sempre stata roba da deboli
– quella particolare categoria di deboli
che cercano nel gelo perfetto un riparo dal CAOS fuori/dentro se stessi.
Non che abbia tutti i torti… Ma
C’è chi trova
Come me!... Però, mi piace
che il Mago sia ciò che è. Mi piace MOLTO -
Ah, ecco, vedi quel grosso edificio bianco e futuristico?, siamo arrivate!-
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