Nel buio, l’Allieva sta aspettando.

Il suo sonno è rosicchiato da paure e da domande -

- trasale nello scorgere ombre fra le ombre,

credendo/sperando/temendo che appartengano al suo antico Maestro,

ora Nemico?,

giunto a violare i suoi sogni,

portare a compimento la propria depravazione.

 

Prova ancora vergogna per aver versato lacrime di fronte a lui. Chissà che soddisfazione gli ha dato, “Stronzo!”… Ma ora

 

Lei sta in guardia,

pronta, in qualsiasi istante, a lottare con lui. Non avrebbe ceduto senza lotta…

sente una scossa traditrice di piacere nel pregustare quella lotta!:

-No!-, si rende conto – si  rimprovera

ricordando a se stessa che cedere a quest’orrore poteva costarle l’anima e distruggere quelle cose belle di cui s’era circondata, da cui era sempre attesa, in cui sarebbe stata sempre benvenuta e protetta ed onorata (Sciocca!, aveva già, continua a ripetersi, tutto il necessario per essere felice!):

la sua famiglia, i suoi compagni, ed anche un Uomo che l’ama d’un Amore Bianco e definitivo – l’Uomo predestinato a colmare i suoi implacabili vuoti, predestinato a curare la sua malattia

Malattia di cui il Mago, invece,

-lei lo sa!-

si nutre.

“Pazzo”, continua a ripeterselo dentro: il Mago è “Pazzo!”… E si ripete e si ripete: “Non voglio!, non voglio più diventare come lui!”:

Non tornerà da lui!!!

 

La luce d’un sole neonato fa capolino da più e più spiragli.

Nessuno ha violato la notte dell’Allieva,

tranne quelle sciocche pazzie nella sua testa.

Non dovrebbe esserne delusa. Eppure, di solito, le sue previsioni sono azzeccate

 

Scivola fuori dal letto; si sente pronta, vigorosa!, a dispetto della pazza insonne notte che s’è del tutto ritirata.

Si reca verso il guardaroba –

scruta il proprio riflesso sullo specchio vicino –

così roseo/armonioso, ultima Eva coccolata dalla penombra d’un Paradiso Terrestre

– ma stavolta non accetterà l’invito del Serpente! –,

si compiace di ciò che il Mago non potrà mai avere.

 

E si compiace mollemente di come il suo look è maturato, dall’infanzia ad oggi:

mentre si fa scorrere addosso una maglia,

gode della carezza del cotone sui suoi lunghi, fluenti, morbidi capelli rossi,

sulla sua schiena d’agile/flessuoso velluto…

 

Sbircia, pigra, nel guardaroba, sorridendo degli anfibi, dei coturni con vertiginosi tacchi a stiletto, delle maglie a rete, delle scintillanti minigonne in latex (il tutto rigorosamente nero)

che un tempo provò ad indossare per… per compiacere il Mago…

(il suo sorriso s’affievolisce)… nulla di più.

 

Il suo sorriso si spegne del tutto.

 

Poi, il suo sguardo comincia ad indugiare su microscopiche innumerevoli imperfezioni, difformità che affliggono il suo corpo, le

condanna!, meditando un sistema per cancellarle,

Prova rabbia!, al pensiero che il suo Uomo Predestinato potrebbe averne repulsione,

al pensiero che il Mago possa prendersi gioco di esse,

o, peggio, incoraggiarle,

o, peggio ancora, avergliele insinuate!

 

 

Si reca in cucina per la solita colazione.

Suo padre, che oggi non ha il turno di lavoro, affonda nella poltrona, alternando fra le mani un libro – un giornale – un telecomando TV. Sbadiglia fugacemente, ignorandola.

(la ignora da quando lei s’è messa a frequentare il suo Uomo.

L’ha definito ‘sbagliato’… Ma cosa ne capisce lui?,

lui che non sa più parlarle,

lui che scava quella maledetta poltrona col culo!

Padri! Begli esempi! Falliti e gelosi!!...)

Sua madre, come sempre, ha già apparecchiato tutto. E, come sempre, sorridente, la invita a sedersi.

 

Lei si siede, mugugnando un buongiorno, mastica rapidamente qualcosa lasciandone avanzare il più; quindi s’alza, indossa un giubbotto, mugugna un altro buongiorno mentre armeggia nervosamente sulla serratura della porta di casa.

Esce.

 

Ripensa a come s’è appena comportata – forse non dovrebbe fare così!, eppure…

Genitori. Famiglia. In fondo gli vuole bene, certo…

… ma sono anime così semplici, e la loro vita così tiepida e stretta che…

… che non capisce, lei, come facciano a stare tutti stipati là dentro quella casa, quell’esistenza, senza scoppiare!!

Lei vuole di più. Vuole di meglio. Vuole…

 

 

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