Al lato opposto dell’Aula di Tribunale

Colei che ha denunciato il Mago,

la sua non più Allieva,

torva,

attende.

 

Prima che il Processo iniziasse, talvolta l’assaliva a tradimento

Un residuo demoniaco di Paura di

Vederlo; ma poi ha tirato un sospiro di sollievo nell’accorgersi che il cuore non le batteva come avrebbe creduto. Giacchè

lo vede smunto, ringobbito, logoro d’un alone sbiadito che è ben misero avanzo dell’Ombra maestosa d’un tempo. Era poi vera, quell’ombra? Senza quella maschera oscura, lui le si rivela semplicemente

brutto e banale.

Forse lui è sempre stato così! La Psicologa che l’assiste aveva ragione!!

Si rincuora, nel pensare che grazie a lei ora vede il Mago per ciò che è davvero! La guarda, e la Psicologa risponde con uno sguardo, con un pugno scosso appena in segno di grintoso incoraggiamento, con la nota raccomandazione

-Proprio come tanti mendicanti che incontri nelle strade,

Lui e la sua Consorte si mascherano di trasandatezza per impietosire te e la giuria. Non cascarci!

 

Solo, l’Allieva si domanda perché la Consorte, seduta al fianco del Mago, continui a sprecare tempo con quel miserabile rottame. Ma ha finalmente imparato a non indugiare nella trappola di simili dubbi: “Bah, peggio per lei!”

 

Quindi, fulmina il Mago e la sua Consorte con smorfie di spregio/compatimento,

mentre ricorda il proprio calvario:

 

 

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