· Ti sembra troppo ambizioso, se non addirittura folle? Eppure sento che una parte di te nutre una curiosità inquieta e vorace per ciò di cui parlo. Scommetto che la tua prima domanda/obiezione, in questo momento, sarebbe: se l’Estasi è possibile, come posso ottenerla? Ebbene, la risposta NON è politicamente corretta! L’Estasi può essere indotta con diversi sistemi, ognuno coi suoi vantaggi e svantaggi.
Esempio 1: un sistema può essere la manipolazione mentale… incasinare la testa tua ed altrui fino allo stremo!... il vantaggio è che non lasci segni fisici e nessuno ti può accusare degli eventuali danni inflitti; lo svantaggio è che potresti incasinare te stessa autoinfettandoti di ossessioni, e/o incasinare una preda al punto di renderla succube e dipendente da te, con ovvii impicci che ne derivano. Esempio 2: un altro sistema può essere l’assunzione calcolata di stupefacenti, come nella trance sciamanica dei Misteri di Eleusi. Paradiso artificiale. Rapido ed efficace se le sostanze, le dosi e le modalità d’assunzione sono quelle giuste per il tuo metabolismo, ma con l’ovvio svantaggio che dette sostanze lasciano sempre qualche cicatrice sul corpo (neuroni bruciati, dipendenza, ‘buzzo da birra’!, ecc.)
· Immagino che un altro tuo interrogativo possa riguardare me direttamente e suoni così:
lui, che parla con tanta sicurezza di Estasi, l’avrà mai provata?, oppure millanta?
La risposta è: sì, l’ho provata. Mi son sentito, per così dire, ‘toccato dalla Dea’, e m’è successo in un paio di circostanze quantomeno assurde. Ma non te le racconterò perché 1) coerentemente con la nostra natura vorrei farti patire la suspence e 2) descritte ‘giornalisticamente’, le troveresti, se non incomprensibili, persino ridicole… Ricordi la poesia ‘Tanto gentile e tanto onesta pare’? Ricordi il verso ‘Che intender non la può chi non la prova’? Diciamola così:
L’ESTASI NON PUÒ ESSERE DESCRITTA BENE COME NOZIONE;
L’ESTASI PUÒ ESSERE SOLO PROVATA COME EMOZIONE.
In teoria io, per istruirti sull’Estasi, dovrei fartela cautamente provare – o meglio, dovrei darti un accesso critico agli strumenti che possono fartela provare.
E la prima (ultima?) lezione, con studiata crudeltà che, se correttamente assaporata ed inflitta, è uno degli strumenti dell’Estasi (come immagino presentirai), s’interrompe proprio qui.
Ti saluto. Come saluto ed esercizio per casa,
immagina che io t’accarezzi, ed immagina le sensazioni esatte che le mie carezze ti trasmettono (siano esse ebbrezza e/o indifferenza e/o turbamento e/o disgusto e/o terrore e/o dolcezza e/o qualsiasi sensazione positiva o negativa non ancora battezzata da nome umano!)… Bevile, falle tue, comprendile… comprenderai ancora meglio te stessa, giacchè sarà il tuo primo (sempre che tu non l’abbia tentato già, tua sponte, in quei neri momenti privati che ambedue conosciamo), arduo ma fecondo!, dialogo coi tuoi Demoni, dolcissima incantatrice…
P. S.:
Magic is but one’s natural ability to attract without asking (Austin Osman Spare)
E l’Allieva si sente davvero toccata dal Mago
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