Le radici della nostra Stirpe.
Alla faccia della morale di troppe
religioni,
Noi ambiamo al Piacere Assoluto!
Intendiamoci, io sono ben lungi da siffatto traguardo; ma ho effettivamente
imparato qualcosa sull’anima sua durante i miei anni, e quanto ho
imparato è roba che a scuola si può spiegare solo a stento e di
sfuggita.
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Anzitutto, ho imparato
(e penso che pure tu lo sappia già) che Piacere e Dolore sono estremi della
stessa Emozione spesso intrecciati in modo inestricabile.
Esempio: a suo tempo tu hai provato piacere nel riuscire ad
infliggermi dolore, e contemporaneamente hai provato dolore tu
stessa. E quel dolore era dolce, inebriante, voluttuoso…
PIACEVOLE. Esempio 2: a me personalmente è capitato di provare un
piacere talmente intenso ed incontenibile da lacerarmi… un piacere talmente
intenso da risultare dolore.
·
Ma anche Desiderio e
Paura sono estremi intrecciati della stessa Emozione, formanti con Piacere e Dolore
un groviglio sempre più incasinato!
Esempio: io e tu fissiamo un incontro – proviamo il Desiderio
d’incontrarci – proviamo il Piacere di sapere che c’incontreremo –
proviamo Paura che il nostro incontro non vada come vorremmo – proviamo Dolore
nell’immaginarci che il nostro incontro non vada come vorremmo – proviamo
il Desiderio d’infliggerci Dolore non appena c’incontreremo (con
ritardi, silenzi, freddezze, frecciate, evocazioni di intralci vari) per
sentirci forti/superiori/capaci di scalfirci l’un l’altro ed – immaginiamo di
trarre Piacere da ciò – ma poi proviamo Paura di perderci
l’un l’altro, così facendo – e proviamo Dolore nell’immaginare
d’aver combinato un casino, ed essere rimasti soli… (e questo
groviglio potrebbe snodarsi sempre più: così potenti e contorte e
terribili son le menti nostre!)
·
A quanto ne so io, non
c’è modo di sciogliere questo inestricabile casino con le sole nostre menti.
L’unica è TAGLIARLO, esattamente come Alessandro Magno tagliò l’inestricabile
Nodo di Gordio. Da ciò deriva il nostro gusto per
- violentare le nostre paure infliggendo a
noi stessi un dolore che, come ho già detto sopra, si rivela per una forma più acuta
di piacere;
- violentare le paure degli altri con le
stesse modalità e scopo.
Esempio: tu che momentaneamente neghi a te stessa un mio bacio
carnale, con due scopi: 1) infliggermi Violenza, frustrando dolorosamente
il mio Desiderio e, contemporaneamente!, rendendolo più piacevolmente
ardente e determinato a violentare la paura di ambedue in un prossimo
incontro; 2) infliggere Violenza a te stessa, frustrando
dolorosamente il tuo Desiderio e, contemporaneamente!, rendendolo
più piacevolmente ardente e determinato a violentare… beh, ci
siamo capiti.
·
Ciò spiega
perché la nostra stirpe provi tanto gusto nel cuocere a fuoco lento se
stessa e le sue… prede. Naturalmente dobbiamo stare attenti alla giusta durata
della cottura, altrimenti tutto si carbonizza. D’altra parte, le prede
insensibili e filistee si spazientiscono, si sentono prese per il culo; non
sanno d’essere sottoposte ad una selezione!
Tu mi consideri preda non meno di
quanto io potrei considerare preda te, vero?
Tu fiuti, vero?, quanta violenza sapremmo
infliggerci con questa reciproca ‘cottura’?
Tu intuisci, scommetto!, da bellissima donna
che ti stai rivelando, quanto sia importante afferrare il momento in cui la
cottura è al dente?
·
Un aspetto
fondamentale di questa violenza si cela nel tipo stesso di preda che la nostra
stirpe punta. Bramiamo prede DIFFICILI, APPARENTEMENTE IRRAGGIUNGIBILI,
PROIBITE! Prede che ci fanno impazzire! Disprezziamo la caccia facile, la
caccia senza spargimento di sangue, la caccia senza dolore.
Esempio: tu che tenti, provochi il tuo Insegnante,
che incombe proibito, irraggiungibile, aldilà della cattedra. Esempio 2:
io, insegnante, che tento, provoco te, mia Alunna,
che incombi proibita, irraggiungibile, aldilà del banco.
·
Tutto ciò è il
vero erotismo. Eros=desiderio; erotismo=la caccia/fuga a/dall’oggetto
delle nostre paure/desideri, in cui infliggiamo/riceviamo staffilate sempre
nuove di Piaceri/Dolori! Pensa agli innumerevoli miti d’inseguimenti fra ninfe,
dei, satiri, dee…!
E ti risulterà ormai evidente che LO
STESSO RAPPORTO FRA NOI DUE È ESSENZIALMENTE EROTICO!
·
Tuttavia, il Piacere
Assoluto è un assioma, un atto di fede religiosa che non ha nulla
da spartire con amplessi occasionali ed imprigionati dalla nostra stramaledetta
temporalità. Su un fatto debbo dare ragione ad uno sfigato di nome Giacomo
Leopardi: noi uomini siamo condannati ad avere limiti – primo fra tutti,
la mortalità – condannati a sbattere contro un momento oltre il quale,
impediti dal logorio del nostro fragile corpo, non potremo più risalire la
china dell’Eterno/Infinito Piacere/Dolore.
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C’è, insomma, una
Morte voluttuosa che ci viene somministrata a stille d’innumerevoli Morti
quotidiane, Morte che ci uccide e ci nutre d’ogni singolo Dolore!, e
·
c’è
·
Tuttavia, la Divinità
ha conferito agli uomini, ed in special modo alla nostra Stirpe, un dono grazie
al quale possiamo temporaneamente beffare i nostri stessi limiti: l’ESTASI.
L’Estasi è un orgasmo spirituale. Non è altro che lo schizzar fuori
dell’anima dallo spaziotempo della carne (pensa al greco ἔκ-στασις!) al culmine dell’eccitazione/Piacere/Dolore di corpo e
mente insieme! Pochi, e poche volte, riescono ad assaporarlo fugacemente
nel corso della loro breve esistenza. Intendiamoci: l’Estasi non è Piacere
Assoluto, altrimenti sarebbe eterna; ma quei momenti così intensi
e LANCINANTI sono ciò che nella fragile vita d’un essere umano ci
s’avvicina di più.
Adesso ti sarà chiara la presenza
dell’aggettivo ‘mistico’ nel titolo di questo corso: l’Estasi è oggetto di
studio della MISTICA di tutte le religioni. ‘Erotismo mistico’, dunque, è la
caccia/fuga etc. che punta almeno all’Estasi!
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