1.      Mia Tentazione, io ti/mi tento.

Vorresti leggere/essere poesia?

Vorresti crogiolarti nelle sue

Lascive proposte?, e poi giocarne

Le sfacciate lusinghe, lasciarti

Da queste senza fine accarezzare

E bruciarne senza cedervi, ma

Godendo dell’amplesso con esse,

Solo esse, esse sole, senza carne?

Mia Tentazione, io ti/mi tento.

 

2.      Mia Tentazione, io ti/mi tento.

Vorresti poi essere mia Amante?

Vorresti sondar con me l’Abisso

Dei nostri più oscuri Desideri

In angoli ben celati al mondo

- Celati al reciproco terrore

D’infliggere ed infliggersi dolore

- tranne il dolore antico ambito

D’anime e di carni martoriate

Da un insostenibile piacere?

Mia Tentazione, io ti/mi tento.

 

3.      Mia Tentazione, io ti/mi tento.

Vorresti che la mano mia afferasse

Con stretta decisa la tua mano?

Vorresti sentire la mia ombra

Sussurrante lungo la tua pelle?

Vorresti che fattomi brivido

Risalissi lungo la tua schiena

Coronando in vortice il tuo collo e

Dissetatomi delle tue labbra

Scivolassi quindi sul tuo cuore

Chiamato – risucchiato dall’Abisso

Fecondo ed infido del tuo ventre?

Vorresti sentire la tua carne

Sondata, lambita da elettrici

Sensi che dolcemente vincano

Le tue raffinate resistenze?

Mia Tentazione, io ti/mi tento.

 

4.      Mia Tentazione, io ti/mi tento.

Vorresti che io fossi tuo Amante?

Quando io depongo la paura

Dell’ardente Morte che s’irradia

Da ogni nostro lacerante incontro

I cupi Colori di Peccato

Dell’incubo/sogno di toccarti

Divampano aggrediti dal fuoco

Suo/Tuo, nere inerti braci, in viva

Carnagione d’ineludibile

Destino, Dovere d’istruirti

In deliri di cui nessun altro al

Mondo ti potrebbe istruire mai

- io custode e chiave dell’enigma

Del tuo decisivo essere donna?

Vorresti morire e rinascere

Fra le spine della mia anima?

Mia Tentazione, io ti/mi tento.

 

 

5.      Mia Tentazione, io ti/mi tento.

È ciò che tu desideri da me?

Io sto frenando la mia brama ad

Ambire su te DUE soli Morsi

- UNO sulla tua carne -

- UNO sulla tua anima -

E sto frenando la mia brama

A morderti con perfida dolcezza

- al modo in cui il lupo clemente e

Amorevole adagia le fauci

Sulla sua compagna fiduciosa -

Frenando le zanne mie frementi

Dall’affondarti fino all’osso

Benchè il tuo sangue ribollisca

Al mio troppo vicino, temendo /

Ambendo il reciproco squarcio in cui il

Sangue mio ed il tuo si mescolano

E fattisi un sol sangue si perdono

Nell’iniqua avida terra; intanto

Bolliamo a fuoco lento dentro un

Calderone d’atterrita Bramosia…

Cediamo?, rifugiandoci dal mondo in

Momenti d’eternità rubata?, ove

Nella tua fragranza senza tempo

Fiuto che io sono stato scelto

Da te, principessa incatenata

Per frantumare l’ultimo tuo ceppo

Di VERGINITÀ-un antico Imene

Fatto di PAURA? Oppur vaneggio?

 

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