-Merdoso, mostruoso, maledetto in eterno quel paese

Che giudica una donna basandosi

Sull’integrità d’una misera membrana fra le sue gambe.

Possa bruciare, quel paese, e gli ipocriti

Che lo popolano perdano per sempre

L’integrità di quel misero buco fra le loro chiappe!!!

 

-Che fai?-, domanda l’Allieva, spiazzata dal feroce proclama della Sgualdrina

Che le risponde:

 

-Scaglio una MALEDIZIONE D’ESORDIO

CONTRO I MASCHILISTI. T’è piaciuta?

 

-Direi di sì-, replica l’Allieva, divertita ma sempre circospetta. –Sei una STREGA, vero?-

 

L’unica replica della Sgualdrina è un’occhiata irridente.

Parla della stronzata di dividere le smancerie romantiche dalle sborrate nella bocca, estremizzando un estremo a scapito dell’altro

 

-In che rapporti sei col Mago?-, incalza l’Allieva,

 

E la Sgualdrina apre bocca:

-Che ti devo dire?

Egli ispira lealtà come pochi,

e pochi riescono ad animare le feste come lui, quando ne ha voglia:

credimi, l’ho visto più volte coi miei occhi

trasformare un mortorio in un’orgia!!

Ecco alcune foto d’esempio- la Sgualdrina socchiude appena il suo baule, ne estrae una manciata di fotografie, le esibisce come trofei, -guarda che figata!

In questa foto lui intreccia la lingua con due fighe che lesbicano

In questa afferra le palle ad uno dei nostri e s’atteggia a fare un fischione

In questa molesta, sbronzo, alcune studentesse straniere, dopo averle rincoglionite di chiacchiere

In questa si mena l’uccello, e lo sbatte a spregio sull’obiettivo della macchina fotografica (lui ama chiamare questa posa: l’elefante che barrisce)

Oh, in questa ci sono io!, che spettacolo!!, lui qui fa finta d’incularmi a pecorina-

 

L’Allieva studia ogni foto con attenta nausea.

-Non sono fotoritocchi. È tutto vero…

-Sì. Tutto vero.

-Fa quasi… paura.

Perché mi fa questo? Perché lo fa a se stesso? Perché, ogni volta che m’illudo di potermi fidare, sembra quasi lui si senta in obbligo di rammentarmi quant’è DISGUSTOSO?

 

 

-Pensi davvero che queste bravate da poco lo rendano disgustoso?

In tal caso, tegame- continua la Sgualdrina –prepara bene lo stomaco a ciò che ti mostro adesso.-

La Sgualdrina le fa cenno d’avvicinarsi, indirizza con lo stesso cenno la sua attenzione sullo schermo pulsante d’uno dei computer.

Lo connette ad Internet: indugia con silenzio compiaciuto su foto lascive di se stessa che, a giudicare dalla lista di commenti dei cyber-navigatori, riscuotono successo;

-No, non mi riferivo a questo: il disgustoso è il Mago, mica io!! Io mi guadagno onestamente da vivere come Cyber-Modella Alternativa, d’autentica carne raffinata, con zero silicone!!

Così dicendo, ridacchiante, digita alcune lettere ed avvia la connessione ad un altro sito dove

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