Ehi, che ne diresti di spiarlo per me e
scoprire come fa? Ti ricompenserei bene, sai?
A questo proposito, ragazzina, parliamo un
attimo di te.
Io per te mi preoccupo, sai?
Se stai frequentando lui, vuol dire che stai
frequentando gente strana, appunto;
e forse io potrei prenderti sotto la
mia ala protettrice:
sai, io sono esponente d’un partito
politico molto preoccupato per il rispetto della moralità e per la sicurezza
della gente.
Non badare al malinteso di prima:
sai?, io sono un tenero marito e padre di
famiglia,
ma se qualche volta un ruspante maschio
latino emerge in me, che non son mica un uomo da buttar via,
ciò non fa forse la gioia delle mie
tante erettr… scusa, elettrici?
Sappi che io so pentirmi dei miei
peccati, e che vado regolarmente in Chiesa!
All’Allieva basta un’ultima smorfia
per replicare a quella… proposta.
-No, eh? Non ci stai? T’ha riempito per
bene la testa di cazzate da idealisti, capisco…
-Non è per lui!- , gli strilla
quasi addosso l’Allieva, indispettita, solo frenata appena da un ultimo residuo
di soggezione
-Sììì, certo,-
replica il Deputato ammiccando -certo… ma ti dico, e te lo dico con buone
intenzioni, che
Anche se tu sei l’ennesima dimostrazione
che il mio parente sa scegliersi bene le fiche di cui si circonda,
con lui ti stai mettendo nei casini.
Se tu fossi disponibile, da
fighetta bella e sveglia che sei, con me faresti un sacco di successo, domineresti
questo paese!
Lui, INVECE,
lo conosco!,
ti manipolerà in nome delle sue… stranezze,
ti prosciugherà,
e quando non avrai più niente che gli
serva
educatamente
/ti getterà nella spazzatura come un
rottame!!!, e…/-
Lei rabbrividisce, nel riconoscere
il tono di voce con cui il Deputato vibra l’ultima frase.
È quel tono… lo stesso
che usa il Mago…
Allora,
il suo cuore sommerge
quell’odiosa/conturbante melodia con caterve silenziose d’imprecazioni,
di maledizioni;
fattasi impenetrabile, impassibile,
ferrea
fissa tenace il Deputato, fingendo
d’ascoltarlo,
finchè lui,
resosi conto, desiste dall’usare quel tono e le porge
un Biglietto da visita.
-Su questo Biglietto- le dice con tono di
voce, stavolta, quasi… umile –c’è il numero di telefono d’una Signora
molto seria ed in gamba. Lei ha conosciuto molto bene il mio
parente.-
-Ma…
-… nel malaugurato giorno in cui tu
credessi d’averne bisogno, parla con lei. Non negarti questa possibilità. Ed
ora, mi spiace, devo mandarti via-
Le dice con voce ora più ansiosa – le
conficca il Biglietto da visita nel palmo della mano quasi a forza – il suo
sguardo, nota l’Allieva, scruta con apprensione il monitor della telecamera che
ora spia l’avvicinarsi d’una bella giovane (apparentemente, coetanea di lei)
dal trucco e dagli abiti sofisticati/succinti –
In men che non si dica, prima dell’ingresso
di quest’ultima, lei si ritrova all’esterno
attraverso una porta di servizio.
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