una campanella stridula minaccia l’inizio
della lezione,
scatenando una tempesta di colore
che investe l’Allieva mentre attraversa il
cortile:
chiudendo gli occhi, se ne lascia lambire,
inspirandone la fragranza proteiforme a pieni polmoni,
provando altra nostalgia – per un istante
crede di capire perché il Mago ami
lavorare qui:
Questo è il profumo dell’Innocenza?
Quand’ecco, lei s’accorge che in un angolo
remoto del cortile
Bulli e bulle spintonano e sbeffeggiano
una ragazzina gracile, già quasi schiacciata dalla mole del suo zaino.
In un altro angolo, bambini felici e
curiosi e volutamente ritardatari seviziano e sezionano, viva, una
lucertola.
In fondo ad un vicolo uno spacciatore quattordicenne
sussurra ai coetanei che passano
D’avere a buon prezzo la polvere di stelle
che dà energia per lo studio e sogni felici:
lui lo giura, lo sa perché ha
iniziato a provarla!
Ed una ragazza (che cinquanta metri prima
S’era gettata al collo d’un ragazzo,
gioiosa, appassionata,
baciandolo, quasi urlandogli:
-Ieri sera fra noi è stato bellissimo!!!,
e-
solo per sentirsi rispondere:
-È stato bellissimo solo per te,
mi spiace… è meglio lasciarci…-)
Ora indugia davanti agli inviti dello
spacciatore,
tentata dalla speranza di smarrire in
quella polvere di stelle
ogni sua lacrima…
Nel cuore dell’Allieva, una voce
identica a quella del Mago commenta amara/beffarda:
“NO. Qui non c’è Innocenza. Qui c’è solo
INCONSAPEVOLEZZA.
NESSUNO è innocente!
Quando mai ci fermiamo a ricordare tutte
quelle volte
In cui abbiamo inflitto dolori e torture
ai nostri simili
RIDENDO, senza badare a cosa stavamo facendo?”
Adesso lei crede di capire veramente
perché il Mago ami lavorare qui:
Perché questo è il luogo in cui l’Innoc- no,
l’Inconsapevolezza muore
Ed il Mago ne è l’Assassino
designato.
Lo cerca con gli occhi, e s’accorge che
L’ha seminata, piantandola,
da sola!, in Cortile!:
inferocita si scaglia dentro
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